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| I NOMI, Nuovo Dpcm, l’autocertificazione di gennaio 2021 per gli spostamenti: il modulo in pdf, Camorra in Campania: la storia del clan Belforte e delle sue fazioni a Caserta, Coronavirus: gli anziani contano il maggior numero di morti per la malattia, Camorra in Campania: la storia del clan di De Luca Bossa, Coronavirus, l’Italia supera la Cina per i decessi: 3.405 morti, 33.190 malati, Coronavirus, “Non abbandonate cani e gatti, non infettano gli umani”: la campagna della Croce Rossa con Lino Banfi e altri vip, Elezioni comunali 2019 in Campania: quando e dove si vota? A Serra San Bruno si conferma l’operatività della famiglia VALLELONGA-Viperari, che orbita anche tra le province di Vibo Valentia, Catanzaro e Reggio Calabria, sino al territorio di Guardavalle (CZ) in località Elce della Vecchia, zona dove opera la famiglia NOVELLA. I legami con le cosche di tre centri calabresi . La mafia calabrese prospera grazie a un “connubio tra cosche e professionisti, specie di quelli operanti in settori ad alta redditivita’ – come la grande distribuzione, l’immobiliare e quello turistico-alberghiero – e i forti addentellati con esponenti della pubblica amministrazione”, ma continua a mantenere come “principale fonte di finanziamento”, il traffico internazionale di stupefacenti, e “una pressante azione … Nella struttura burocratica dell’ente, inoltre, sono state riscontrate carenze organizzative e gestionali ed è emerso che taluni dipendenti annoverano rapporti di parentela con soggetti appartenenti alla criminalità organizzata. Ed è la ‘ndrangheta, considerata una delle più potenti organizzazioni criminali non solo in Italia, che sta provando a mettere radici nel nostro territorio. Da tale modus operandi avrebbero tratto vantaggio anche ditte vicine ad ambienti malavitosi. Grazie, poi, all’approfondimento investigativo di oltre un centinaio di segnalazioni di operazioni finanziarie sospette è stata accertata l’esistenza di una folta schiera di imprenditori del reggino, fruitori dei servigi offerti dall’associazione. Fattura miliardi la "'Ndrangheta spa", ma 101 boss e gregari delle principali "famiglie" del Reggino chiedono e ottengono il reddito di cittadinanza. Nel mese di giugno, poi, la Guardia di finanza ha eseguito un decreto di sequestro di beni, con contestuale applicazione della sorveglianza speciale di P.S., nei confronti di un affiliato alla cosca AQUINO, anche questo coinvolto nell’operazione “Crimine”, per aver fatto parte del locale di Marina di Gioiosa Ionica. A febbraio infatti, a Roccella Jonica, i Carabinieri hanno dato esecuzione ad un decreto di confisca di beni – del valore di circa 12 milioni di euro – nei confronti di un imprenditore edile ritenuto contiguo alla cosca MAZZAFERRO, già condannato, a 2 anni di reclusione nell’ambito del citato processo “Crimine”, per illecita concorrenza aggravata dal metodo mafioso, avendo, in concorso con altri, commesso atti illeciti volti al controllo e al condizionamento dei lavori relativi all’esecuzione dell’appalto per la realizzazione del tratto della Strada Statale 106, ricadente nel comune di Marina di Gioiosa Jonica. Il 22 marzo 2018, presso lo scalo aereo di Roma-Fiumicino, personale della Polizia di Stato ha arrestato il latitante FIGLIOMENI Tito (cl. In ultimo, a Filandari si registra l’operatività del clan SORIANO, che nel mese di marzo, nell’ambito dell’operazione “Nemea”, è stato duramente colpito dall’Arma dei carabinieri con il fermo di 7 soggetti – alcuni dei quali al vertice dello stesso clan, nonché il figlio di un boss dei MANCUSO – responsabili, a vario titolo, di tentata estorsione, minacce, traffico di sostanze stupefacenti, delitti in materia di armi, condotte tutte aggravate dal metodo mafioso. Con specifico riferimento agli affidamenti diretti di lavori, servizi e forniture, sono state riscontrate gravi e reiterate irregolarità, quali l’omesso espletamento di ricerche di mercato ed il mancato ricorso, sia al mercato elettronico della pubblica amministrazione, sia a procedure comparative in ordine alla convenienza economica dei corrispettivi richiesti dalle imprese affidatarie. Gli stessi risultano alleati, rispettivamente, dei CICONTE e degli IDÀ. © Copyright 2021, All Rights Reserved | Powered by, La ‘ndrangheta calabrese: clan e famiglie più potenti in Calabria, Lombardia zona rossa, Fontana: “Mi riservo di impugnare l’ordinanza”, Covid Campania, il bollettino di oggi, 15 gennaio: 1.150 nuovi casi, 37 morti e 933 guariti, Sanremo 2021, Ricciardi: “La nave anti Covid per il pubblico idea rischiosa”, Covid in Italia, bollettino di oggi 15 gennaio: 16146 nuovi casi e 477 morti, Covid in Lombardia, 2.205 contagi e 68 morti nelle ultime 24 ore, L’Aifa ritira un farmaco antidepressivo dalle farmacie italiane, Covid, in Italia un milione di vaccinati, Conte: “Una risposta straordinaria”, Wind, inchiesta della Procura su servizi non richiesti: interviene il Codacons, Crisi di governo, chi sono i ‘costruttori’ che possono salvare Conte? Nella provincia di Vibo Valentia si registra la diffusa, nefasta influenza del locale di Limbadi e, nello specifico. Le indagini hanno permesso di ricondurre il movente di tale agguato alle dinamiche criminali in atto nei comuni di Soriano, Sorianello e Gerocarne “…per la conquista della leadership sul territorio tra due fazioni contrapposte, all’interno dello stesso “locale di ‘ndrangheta” noto come locale dell’Ariola…”. E’ uno dei casati di ‘ndrangheta storici e fra i più potenti in Calabria e non solo. Gli accertamenti esperiti in sede ispettiva hanno inoltre messo in luce che “uno degli amministratori comunali…risulta cointestatario di un immobile sito nel territorio comunale, utilizzato come propria abitazione principale da un personaggio di vertice della sopra menzionata ‘ndrina…”. M.G. A giugno, a Locri e Siderno (RC), nell’ambito dell’operazione “Arma Cunctis”, la Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 38 esponenti delle cosche CATALDO e COMMISSO – alcuni dei quali elementi di vertice “storici” – responsabili di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, alla coltivazione di piantagioni di canapa indiana e alla cessione di droga (hashish e marijuana), nonché di associazione finalizzata al traffico, alla detenzione ed al porto illegale di armi clandestine, fra cui pistole, fucili mitragliatori e armi da guerra con relativo munizionamento. Si è tuttavia verificato che degli affiliati, privati dei … 1969), elemento di spicco della cosca COMMISSO, ricercato nell’ambito dell’operazione “Crimine”, espulso dalle Autorità canadesi per violazione della normativa locale sull’immigrazione. Un record di cui l’Italia non può andare fiera, ma al tempo stesso non si può che rimanere basiti di fronte a una simile potenza d’espansione. Allo stesso tempo, le cosche dell’area mantengono forti interessi nelle attività estorsive e nel settore degli appalti pubblici, coltivati attraverso pericolose relazioni politico-mafiose. Il valore complessivo dei beni è stimato in circa 6,5 milioni di euro. Così la 'ndrangheta ha conquistato i potenti del Nord Italia L'ultimo mese del 2019 ha segnato un record: tre operazioni sopra il Po con big della politica coinvolti in inchieste sui clan calabresi. A Filadelfia risulta attiva la cosca ANELLO-FRUCI, che figura tra le compagini investigate nell’ambito dell’operazione “Stammer 2-Melina” conclusa nel mese di marzo dalla Guardia di finanza. Il 6 aprile 2018 a Condofuri (RC), la Polizia di Stato ha catturato Giuseppe PELLE (cl.1960), elemento apicale dell’omonima cosca sanlucota PELLE-Gambazza, nonché capo strategico e membro della “provincia” della ‘ndrangheta, ricercato dal 2017 nell’ambito dell’operazione “Mandamento Jonico” per associazione di tipo mafioso e tentata estorsione. L’azione investigativa è stata rivolta, nell’area in esame, anche verso la cattura dei latitanti. Gli Alvaro di Sinopoli (Rc), centro in provincia di Reggio Calabria ai … Innanzitutto, è l’unica associazione criminale di stampo mafioso presente intutti e 5 i continenti. Diverse le presenze di cosche o di uomini riconducibili ad esse che sono state registrate in quattro province su cinque, compreso il Maceratese. Gli affiliati la chiamano “Santa” o “Picciotteria” ma è conosciuta in tutto il Mondo come “’Ndrangheta”. L’altra costante è legata al coinvolgimento diretto di uomini di primo piano del clan in questi affari. Analisi di uno scherzo che può trasformarsi in problema, Risultati elezioni europee 2019: Movimento 5 Stelle ancora primo partito in Campania, Esplosione a Terzigno, il boato è arrivato fino a Boscoreale, Elezioni comunali 2019 in Regione Campania: liste, candidati e risultati in diretta. Peraltro “…la condizione di assoggettamento e condizionamento ambientale posto in essere dalla criminalità organizzata è ben attestata dalla vicenda riguardante la deposizione testimoniale del sindaco in un procedimento pendente nei confronti di alcuni esponenti della criminalità organizzata nel quale, affinché il primo cittadino – citato quale testimone – si presentasse a deporre è stato necessario disporre, da parte del sostituto procuratore della Repubblica, l’accompagnamento coatto eseguito dalle forze di polizia…”. © Copyright 2021, All Rights Reserved | Powered by, La ‘ndrangheta calabrese: clan e famiglie più potenti in Calabria, Lombardia zona rossa, Fontana: “Mi riservo di impugnare l’ordinanza”, Covid Campania, il bollettino di oggi, 15 gennaio: 1.150 nuovi casi, 37 morti e 933 guariti, Sanremo 2021, Ricciardi: “La nave anti Covid per il pubblico idea rischiosa”, Covid in Italia, bollettino di oggi 15 gennaio: 16146 nuovi casi e 477 morti, Covid in Lombardia, 2.205 contagi e 68 morti nelle ultime 24 ore, L’Aifa ritira un farmaco antidepressivo dalle farmacie italiane, Covid, in Italia un milione di vaccinati, Conte: “Una risposta straordinaria”, Wind, inchiesta della Procura su servizi non richiesti: interviene il Codacons, Crisi di governo, chi sono i ‘costruttori’ che possono salvare Conte? L’organizzazione ha dimostrato anche una notevole capacità di infiltrarsi nella gestione ed esecuzione degli appalti pubblici. Deve rispondere di traffico internazionale di cocaina insieme alla compagna del boss della mafia catanese Salvatore Cappello detto Turi. ... luogotenenti e affiliati alle potenti cosche dei De Stefano-Tegano e Libri, operanti nella città di Reggio Calabria. La loro ascesa inizia nel 1945 dopo una faida. In 18 milioni versano solo il 2% di Irpef, Elezioni comunali 2019 in Campania: quando e dove si vota? In particolare, a seguito delle risultanze dell’operazione “Costa Pulita”, eseguita nell’aprile 2016 dalla DDA di Catanzaro, sono emersi “…indefettibili relazioni e rapporti parentali tra i componenti dell’attuale compagine di governo dell’ente ed esponenti della criminalità organizzata nonché evidenti elementi di continuità tra l’amministrazione in carica e quelle già sciolte nel 2003 e nel 2012…”. Like. Indicativo di questa asfissiante presenza è certamente il fatto che il Comune di San Luca continua ad essere gestito da un Commissario prefettizio, in quanto anche le elezioni comunali del mese di giugno 2018 sono state annullate per mancata presentazione di candidature. L’attività, sviluppata tra la Calabria, la Sicilia, la Puglia, il Lazio, la Lombardia, la Toscana e l’Albania, ha portato all’arresto di 25 soggetti, responsabili dell’importazione di circa 5 tonnellate di marijuana dall’Albania. Più di 101 boss e gregari delle principali cosche di ‘ndrangheta calabresi hanno richiesto e riscosso il reddito di cittadinanza. Il provvedimento ha riguardato imprenditori operanti nel distretto conciario della Toscana, consentendo il sequestro preventivo di 12 società e di consistenti disponibilità finanziarie. Ben 101 esponenti della 'ndrangheta erano riusciti a percepire il reddito di cittadinanza. Nel locale di San Luca risultano egemoni le cosche PELLE-VOTTARI-ROMEO e NIRTA-STRANGIO, entrambe affiancate da una costellazione di ‘ndrine. Il Ministro dell’Interno, nella proposta di scioglimento, evidenzia forme d’ingerenza da parte della criminalità organizzata, che avrebbero compromesso la libera determinazione e l’imparzialità degli organi eletti nelle consultazioni amministrative del 5 giugno 2016, nonché il buon andamento dell’amministrazione ed il funzionamento dei servizi. Questi avevano costituito, nella propria abitazione, un vero e proprio arsenale composto di armi, munizioni, giubbotti antiproiettile, passamontagna e 2 serie di targhe civili per veicoli. L’operazione nasce da uno stralcio della già ricordata operazione “Stammer”, con cui erano state già colpite, nel gennaio del 2017, diverse ‘ndrine del vibonese impegnate nel business della cocaina, documentandone l’ingresso in affari con i narcos albanesi, partner di provata efficienza. L'ANTISTATO IN CALABRIA La mappa di tutte le famiglie della più potente organizzazione criminale che è la 'NDRANGHETA A Torino ci sono pesanti ombre sulla sanità. Se si analizza la composizione interna dì alcune tra le più potenti cosche della Calabria, si rileva come nessuna di esse risulta composta, nel suo nucleo familiare fondamentale, da meno di tre fratelli. Nel semestre in esame il Comune di San Gregorio d’Ippona è stato sciolto per infiltrazioni mafiose: Dalla lettura della proposta di scioglimento, a firma del Ministro dell’Interno, si evince “…la fitta rete di rapporti di parentela e di affinità che legano diversi membri degli organi elettivi e dell’apparato burocratico del comune – alcuni dei quali con pregiudizi penali – a persone controindicate ovvero ad elementi dei sodalizi territorialmente egemoni. Dagli accertamenti disposti sulle procedure di competenza dell’area tecnica è emerso il ripetuto ricorso – in carenza dei presupposti richiesti dalla normativa sui contratti pubblici e in violazione della legislazione sulle informazioni antimafia – ad affidamenti diretti, a cottimi fiduciari e a proroghe di servizi, disposti in favore di imprese riconducibili al locale contesto criminale e con liquidazione di consistenti fondi pubblici. L’arresto di capi e promotori di numerosi sodalizi ne ha determinato, in alcuni casi, la scomparsa dalla scena criminale. La loro presenza, registrata in tutte e cinque le province con una leggera concentrazione nell’area del Reggino, risultano così suddivise: Provincia di Catanzaro (città in ordine alfabetico): Alto … Organizzazioni criminali che sono riuscite ad infiltrarsi nel nostro territorio e che operano sia in Alto Adige che in Trentino attraverso lo spaccio di cocaina ma anche usura, rapimento, estorsione e detenzione di armi. Sintomatico di questa asfissiante presenza è il gravissimo episodio, registrato il 9 aprile 2018, quando, a seguito di un attentato realizzato con un ordigno esplosivo posto nell’auto sulla quale viaggiavano, veniva assassinato, per questioni di vicinato, Matteo VINCI, mentre il padre Francesco rimaneva gravemente ferito. Nel mese di marzo, ad Africo Nuovo, nell’ambito dell’operazione “Terra Nostra”, i Carabinieri hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un elemento di vertice della cosca MORABITO, ritenuto responsabile del ferimento di un ingegnere, avvenuto a Bianco il 18 ottobre 2016, in concorso con altri. Nel capoluogo, permane l’operatività della famiglia LO BIANCO, mentre nell’area di Miletoinsistono i PITITTO-PROSTAMO-IANNELLO, le cui dinamiche sono state profondamente analizzate dall’operazione “Miletos”, conclusa nel mese di marzo dai Carabinieri con l’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 5 soggetti, ritenuti responsabili, a vario titolo, di concorso in omicidio, porto di armi comuni e da guerra, reati aggravati dal metodo mafioso. Quali ulteriori consorterie satelliti dei MANCUSO, nei comuni di Pizzo e Francavilla Angitola si segnala la presenza della famiglia FIUMARA, mentre le famiglie ACCORINTI e LA ROSA risultano attive tra Tropea e Briatico. TRENTO. Sotto certi aspetti – e prego al lettore di prendere l’esempio con le pinze – si può tranquillamente paragonare al Colonialismo d’inizio ‘900, considerando che proprio all’inizio di quel secolo i boss, o i lor… Nel locale di Gioiosa Jonica operano gli URSINO-URSINI, federati con i COSTA-CURCIARELLO di Siderno, nonché con la cosca JERINÒ. In tale composito contesto mafioso, di particolare significato risultano gli esiti dell’operazione “Martingala”, conclusa nel mese di febbraio, a Reggio Calabria, Locri, Siderno, Bianco, Vimercate (MB) ed Ovada (AL), dalla DIA e dalla Guardia di finanza, con l’esecuzione del fermo di indiziato di delitto di 27 soggetti – tra i quali esponenti delle cosche BARBARO- Nigri e NIRTA- Scalzone – ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, riciclaggio, autoriciclaggio, reimpiego di denaro, usura, esercizio abusivo dell’attività finanziaria, trasferimento fraudolento di valori, frode fiscale, associazione a delinquere finalizzata all’emissione di false fatturazioni, reati fallimentari ed altro. Blitz della polizia contro cosche calabresi: 21 arresti. Nel comune di Careri sono presenti le famiglie CUA-RIZIERO, IETTO e PIPICELLA, mentre nel comune di Bruzzano Zeffirio esercita la propria influenza la cosca TALIA-RODÀ. Nel semestre in esame, anche il Comune di Limbadi è stato sciolto per mafia. Il clan LOIELO, che risulterebbe contrapposto agli EMANUELE, è operativo nei comuni di Soriano, Sorianello e Gerocarne (area delle Serre). La 'ndrangheta inizia a stabilirsi all'estero fin dalle emigrazioni degli anni cinquanta principalmente in Australia, Canada e Germania.All'inizio del XXI secolo può considerarsi una multinazionale del crimine, è presente in tutti e 5 i continenti. Sono stati, inoltre, riscontrati a carico di numerosi dipendenti – alcuni dei quali riconducibili per rapporti di parentela o frequentazioni ad ambienti criminali – pregiudizi di polizia e penali anche per reati di tipo associativo. Giu 24, 2020 Calabria. ... Il giorno piu' buio della democrazia americana. Ecco il sondaggio, Molestie sul lavoro: troppe battute sessuali alle colleghe possono integrare il reato, Fisco, la metà degli italiani non dichiara reddito. Ulteriore evidenza delle pericolose dinamiche criminali riguardanti il vibonese, risulta l’arresto effettuato dai Carabinieri il 20 aprile 2018, a Nicotera Marina, di due fratelli, pregiudicati, affiliati al locale ‘ndrangheta. Nel mese di aprile, nell’ambito dell’operazione “Roba di Famiglia”, proprio tra Briatico, Zambrone, Zungri, Rombiolo e Nerviano (MI), i Carabinieri hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 14 soggetti –tra i quali il nipote di un esponente di vertice dei citati ACCORINTI – responsabili di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti e detenzione illegale di armi e munizioni. Le ‘ndrine calabresi, comunque, continuano ad allearsi o farsi la guerra tra loro. Nel comprensorio di Locri permane l’operatività delle cosche CATALDO e CORDÌ, oltre che dei gruppi satellite AVERSA-ARMOCIDA, URSINO e FLOCCARI. Per ciò che concerne il locale di Marina di Gioiosa Ionica, si segnalano le cosche AQUINO-COLUCCIO e MAZZAFERRO, con proiezioni operative anche al centro-nord del Paese e all’estero, anche queste colpite, nel semestre, da un’incisiva azione di contrasto ai patrimoni illeciti. Inadeguato, poi, si è dimostrato il livello di trasparenza e prevenzione della corruzione che avrebbero favorito il condizionamento dell’attività amministrativa da parte di ambienti criminali. Il movente del gesto verrebbe ricondotto ad un tentativo di estorsione finalizzato all’appropriazione di alcuni terreni agricoli siti in contrada San Giorgio. Il locale di Africo, invece, si caratterizza per l’egemonia della cosca MORABITO-PALAMARA-BRUZZANITI. della famiglia MANCUSO, che vanta solide alleanze con le cosche di Reggio Calabria e con quelle della Piana di Gioia Tauro. Quella degli Alvaro è una vera e propria dinastia mafiosa ai più altri livelli dell’intera organizzazione criminale calabrese. Le città interessate, Cos’è la Samara Challenge? Tanti gli scambi per trovare nuovi sbocchi in Trentino Secondo l’accusa l’imprenditore Giulio Carini era il collegamento con la politica e le istituzioni. Peraltro, una società concessionaria del servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani è stata sottoposta ad amministrazione giudiziaria a seguito dell’arresto del titolare, nel dicembre 2016, poiché ritenuto responsabile, tra l’altro, di concorso esterno in associazione mafiosa. Di particolare significato, sul piano investigativo e di analisi, sono risultate alcune evidenze che fanno comprendere le connessioni operative tra diverse matrici mafiose (nel caso specifico quella calabrese e napoletana). Anche in ordine all’attività gestionale dell’ente, nell’ambito degli affidamenti di lavori e servizi sono state rilevate innumerevoli illegittimità ed anomalie. Diverse le presenze di cosche o di uomini riconducibili ad esse che sono state registrate in quattro province su cinque, compreso il Maceratese. L’indagine, avviata nel 2014, ha consentito di ricostruire l’operatività di due distinte organizzazioni criminali operanti principalmente nel territorio reggino, che si appropriavano illecitamente di buoni fruttiferi postali, libretti postali e carte libretto, sottraendole a persone anziane o gravate da patologie invalidanti, per poi “ripulire” i titoli, provento di attività illecita, incassandone il controvalore, grazie al concorso di alcuni dipendenti infedeli degli uffici postali. Sempre ad aprile, a Vibo Valentia, nell’ambito dell’operazione “Black Widows”, la Polizia di Stato ha eseguito il fermo di 7 soggetti, ritenuti responsabili, a vario titolo, di tentato omicidio e porto abusivo di armi, in quanto autori dell’agguato avvenuto il 28 luglio 2017, a Sorianello, ai danni di due fratelli. Questo meccanismo fraudolento ha costituito il volano per l’apertura di consistenti flussi finanziari tra le aziende degli indagati e le società di numerosi “clienti”, che di volta in volta si rivolgevano loro per il soddisfacimento di varie finalità illecite, tra cui la frode fiscale. Tuttavia, va evidenziata la tendenza degli indagati di sesso maschile ad estromettere le donne della famiglia dalle fasi prettamente operative: “…le donne a casa devono stare…”. La ‘ndrangheta calabrese: clan e famiglie più potenti in Calabria. Di assoluto rilievo, ancora una volta, talune donne di ‘ndrangheta (da cui il nome dell’operazione) il cui ruolo, dagli atti d’indagine, viene restituito in tutta la sua centralità: talvolta come mandanti di efferate azioni criminose, talvolta come complici nell’occultamento e nella conservazione delle armi, in ogni caso dimostrano sempre una singolare attitudine decisionistica nelle vicende delittuose: “L’attività di captazione ha cristallizzato, a tal riguardo, l’attività di “rafforzamento della volontà criminosa” espressa senza soluzione di continuità dalle donne della famiglia…. All’esito delle indagini, svolte nell’ambito dell’operazione “Demetra”, i Carabinieri hanno eseguito, il successivo mese di giugno, il fermo di 6 esponenti della cosca MANCUSO, presunti responsabili dell’attentato. Le indagini hanno accertato l’esistenza di un articolato sodalizio criminale, con base a Bianco (RC) e proiezioni operative in tutta la provincia reggina, in altre regioni italiane ed all’estero. Dietro la pianificazione dell’attentato ci sarebbe stato un accordo tra le cosche piu’ potenti delle province di Crotone, Catanzaro, Vibo Valentia e … Nella zona marina del capoluogo sono attivi i MANTINO-TRIPODI, cui si affiancano le famiglie FIARÈ-RAZIONALE nel territorio di San Gregorio d’Ippona. Famiglie di camorra più potenti a Salerno e provincia, la relazione Dia luglio – dicembre 2019. Tra le condanne spicca quella a 20 anni di un broker internazionale di stupefacenti per le cosche della jonica, legato appunto ai sanlucoti. “Tra Corsico e Buccinasco, la ‘ndrangheta può contare su un vero esercito”. Le cosche della ‘ndrangheta pianificavano un attentato nei confronti del sostituto procuratore distrettuale antimafia di Catanzaro Pierpaolo Bruni. In considerazione della tipologia dei reati contestati, si è proceduto al sequestro preventivo di 51 società, con sede in varie regioni d’Italia ed all’estero, di 9 immobili e disponibilità finanziarie per un ammontare complessivo di circa 100 milioni di euro. Lo stesso risulta legato, per vincolo matrimoniale, ai BARBARO-Castanu. Da segnalare come, nel mese di gennaio, nell’ambito del processo “Confine 2”, il GUP presso il Tribunale di Locri ha condannato, con rito abbreviato, 4 imputati, appartenenti alla cosca RUGA di Monasterace, infliggendo loro un totale di oltre 30 anni di reclusione. La Calabria, dunque, " era in preda a una generale disgregazione dei poteri pubblici e di quelli privati ” ma, in un contesto così grave, Ferdinando IV decise piuttosto che era più importante e urgente rivolgere la propria attenzione alla costituzione di una coalizione anti-francese. Nel mese di giugno, la DIA ha dato esecuzione al sequestro di 2 ditte agricole, un immobile, 14 terreni, 6 rapporti finanziari e 5 automezzi, per un valore di circa 300 mila euro, nei confronti di un sodale alla cosca PATANIA, già arrestato, nel 2013, nell’ambito dell’operazione “Gringia”, che ha fatto luce sulla violenta faida che, tra il settembre del 2011 e il novembre del 2012, che aveva visto contrapposti, nel vibonese, i PATANIA ed i PETROLOBARTOLOTTA di Stefanaconi, sostenuti dai MANCUSO, contro la “Società di Piscopio”. | I NOMI, Nuovo Dpcm, l’autocertificazione di gennaio 2021 per gli spostamenti: il modulo in pdf, Camorra in Campania: la storia del clan Cava di Quindici, Parla una coppia che ha provato i nuovi dispositivi anti abbandono per i seggiolini, Coronavirus: chi sta gestendo meglio il momento di crisi? Giornalista professionista, direttore del network L'Occhio che comprende le redazioni di Salerno, Napoli, Benevento, Caserta ed Avellino. L’organizzazione poteva contare su un gruppo di società di comodo, che venivano sistematicamente coinvolte in operazioni commerciali inesistenti – funzionali a mascherare gli innumerevoli trasferimenti di denaro da e verso l’estero – caratterizzate dalla formale regolarità attestata da documenti fiscali ed operazioni di pagamento rivelatesi, all’esito delle indagini, anch’esse fittizie. Fra gli arrestati figurano congiunti di un elemento di vertice della cosca COMMISSO di Siderno (RC). Analisi di uno scherzo che può trasformarsi in problema, Risultati elezioni europee 2019: Movimento 5 Stelle ancora primo partito in Campania, Esplosione a Terzigno, il boato è arrivato fino a Boscoreale, Elezioni comunali 2019 in Regione Campania: liste, candidati e risultati in diretta. Inoltre, gli accertamenti compiuti dalla Commissione di indagine hanno rivelato un quadro di forte pervasività della ‘ndrangheta, che riusciva ad ottenere sia commesse per le proprie imprese, sia l’assegnazione, in via diretta, di incarichi professionali a soggetti di riferimento, in spregio ai principi di concorrenza e rotazione. https://www.travel365.it/classifica-organizzazioni-criminali-al-mondo.htm 40 anni originario di Caserta, Rubino è considerato dalle autorità un pericoloso narcotrafficante.Sarebbe legato a potenti cosche calabresi e alla mafia siciliana. “Malefix”, boss di tre generazioni e gregari delle più potenti cosche di ‘ndrangheta. Nel contesto investigativo dell’operazione “Martingala” sono inoltre confluiti gli esiti di un ulteriore filone d’indagine, approfondito dalla Guardia di finanza, che ha riguardato le “prestazioni” che l’associazione – avvalendosi del complesso reticolo di imprese riconducibili al sodalizio allocate sul territorio nazionale ed europeo – ha fornito alla famiglia BAGALÀ di Gioia Tauro e ad un soggetto collegato alla cosca PIROMALLI. L’attività investigativa ha permesso di individuare gli autori dell’omicidio di MESIANO Giuseppe, avvenuto il 17 luglio 2013 a Mileto, esponente di primo piano dello stesso locale di Mileto, nonché di identificare mandanti ed esecutori dell’omicidio di CORIGLIANO Angelo Antonio, avvenuto il 19 agosto 2013 a Mileto, affiliato al medesimo locale.
Panzerotti Di Semola Rimacinata Bimby, Gianna Nannini Con Testo, Pomodori Pelati Arlecchino, Racchetta Tennis Amazon, Gianna Nannini I Maschi Spartito, Scarpe Ammortizzate Tallone, Una Vita Difficile Recensione, Pif Film E Programmi Tv,